Nella home page del nostro sito abbiamo scritto i nostri valori.
Di un paio di questi ( la prevenzione,il progetto 80/20 ) abbiamo parlato ampiamente in altri articoli del nostro blog.
Oggi,invece,ci occupiamo dell'etica,cercando di fare chiarezza sul concetto di sovratrattamento( in linguaggio medico meglio conosciuto come overtreatment) una comportamento che assolutamente,nel nostro studo,non pratichiamo.
Di cosa si tratta?
Per overtreatment si intende l’esecuzione di cure e trattamenti di cui il paziente non ha uno stretto bisogno o addirittura non ne ha alcuno. In altre parole si inventano cure non necessarie o si propongono terapie al di là del veramente indispensabile per aumentare i costi
L’ overtreatment è storicamente figlio dei tempi di crisi e compare in moltissimi settori dell’economia interessando, magari sotto diverse forme: artigianato (elettricisti, idraulici, falegnami, …), commercio (alimentari, abbigliamento, apparecchi elettronici….), libere professioni (medici, avvocati, geometri, ingegneri….)
A volte ha più l’aspetto della truffa vera e propria (vendere ad un prezzo una merce che ne vale meno) o della circonvezione (convincere del bisogno di un prodotto), o ancora quello della sofisticazione (vendere un prodotto spacciandolo per un altro più pregiato o costoso).
o quando si attuano terapie costose e complesse per problemi risolvibili anche in modo più semplice ed economico
Resta il fatto che si tratta di un fenomeno più volte denunciato dalle categorie degli stessi professionisti e che troppo spesso par causa della disonestà e della mancanza di etica di pochi getta discredito su tutta la categoria.
Cosa ci può far sospettare?- Un costo troppo basso. Solitamente proposto per una cosiddetta “prestazione specchietto” che ti attira con lo scopo di trovare poi altre cose da trattare in modo da coprire la spesa sottocosto iniziale;
- Un preventivo troppo abbozzato, magari fatto per telefono o via e-mail senza una visita approfondita o esami specifici
(impronte, radiografie, TAC….) per capire bene il problema; per potere fare diagnosi e quindi decidere le terapie possibli e di conseguenza i costi,la visita è indispensabile,sempre !
- Proposte di terapia senza alternative. In odontoiatria (come in altre branche della medicina) la diagnosi è unica ma la terapia può essere variabile. Uno stesso problema può essere risolto spesso seguendo più vie con risultati validi anche se diversi tra loro (più o meno complessi e più o meno costosi) E’ doveroso essere messi al corrente delle alternative possibili e scegliere insieme al medico quella più corretta al nostro bisogno compatibile con il problema ma anche con le possibilità economiche;
- Discussione di un trattamento fatta non da un medico. Può capitare in alcune strutture che chi presenta il piano di trattamento e cura non sia un medico ma un commerciale, cioè un esperto nel settore delle vendite e, se anche parla di una serie di interventi valutati in visita da un medico, il suo scopo è più vendere che curare.Solo un medico ha le competenze necessarie per spiegare un piano di trattamento e non è consentito che lo faccia nessun altro.
- Presentazione di un trattamento senza o con poche “prove”. Quando viene discusso un piano di lavoro con la necessità di cure di varia natura su diversi denti o settori della bocca è bene che ciò sia dimostrato da materiale che rende tali interventi abbastanza comprensibile ai nostri occhi: uso di specchio, fotografie, riprese filmate, radiografie, impronte ecc. e naturalmente che il tutto venga spiegato in modo semplice e chiaro.
- pubblicità aggressiva
(e spesso al limite della scorrettezza);
- prestazioni sottocosto per attirare pazienti
(cui poi bisogna trovare qualcosa da fare)
- prezzi poco chiari e troppo frammentati
che non rendono subito l’idea della spesa finale
E’ sempre overtreatment ?Di fronte ad un sintomo per noi unico (ad esempio il dolore dentale) molto spesso ci vengono prospettate una serie di soluzioni variabili che in parte dipendono dal tipo di danno presente e in parte anche dalle scelte del professionista cui ci affidiamo.Ad esempio per il singolo dente possiamo sentire parlare di:
cura conservativa (cioè una cura superficiale che non interessa la polpa del dente);
cura endodontica (cioè una cura più profonda che interessa anche la polpa del dente/devitalizzazione );
ricostruzione con perno;
ricostruzione con intarsio;
ricopertura con corona (o capsula);
estrazione ;
recupero protesico con impianto.
tutte alternative,in teoria,corrette,ma la cui scelta ,nell'esempio proposto di un dolore ad un dente cariato ,dipende sopratutto dalla gravità della carie stessa
Come facciamo a capire quale sia la scelta ottimale per il nostro problema?
Come facciamo a capire se quello che ci viene proposto è corretto o si tratta di overtreatment?
La risposta ci viene solo dal colloquio col medico. Insieme dobbiamo valutare i rischi e i benefici delle nostre scelte. Ognuno deve essere libero di scegliere una volta correttamente informato del rapporto costo/benefici che ne può trarre.
Alcuni piccoli suggerimenti per non incappare nei problemi dell’overtreatment
Prima regola assoluta rivolgersi ad un professionista di fiducia.
L’overtreatment si sconfigge e si evita solo se il professionista è serio ed etico
La fiducia si misura
con la conoscenza diretta, con i consigli di amici e parenti, con le informazioni indirette trovate in rete o sui social e soprattutto con una visita ed una chiaccherata in studio per approfondire le problematiche e cercare di capire se la persona, il suo staff e l’ambiente tutto sembrano soddisfare le nostre esigenze.
Ancora oggi , e sempre sarà così, la professione medica rimane e deve rimanere una attività di contatto, di empatia e di fiducia reciproca. Il professionista in odontoiatria non vende otturazioni e protesi ma cura la bocca e la persona e nè lui nè noi possiamo e dobbiamo valutare le sue prestazioni in base al solo prezzo
Altre regole che possono dare indicazioni:
1 Per ogni cura o intervento proposto chiedere spiegazioni sulle motivazioni e prove a supporto della necessità di intervenire
(foto, radiografie ecc.);
2 Sospettare quando una prestazione ne ha accollata un’altra sempre obbligatoria. Il dente devitalizzato ha sempre bisogno di un perno. Il dente con perno ha sempre bisogno di essere ricoperto con una capsula. Per ogni cura occorre sempre uno status radiografico completo (non una semplice OPT che sarebbe invece consigliabile). Ogni estrazione è sempre complessa. Ogni impianto necessita sempre di interventi di rigenerazione ossea. Ogni intervento gengivale richiede sempre membrane e biomateriali;
3 Capire bene i costi totali e assicurarsi che non ci siano sorprese. Richiedere un preventivo scritto chiaro e preciso;
4 Chiedere,se necessario, un secondo parere. A volte le valutazioni, anche in buona fede, di due professionisti possono leggermente variare ma sicuramente non si discostano tanto quanto quelle di chi, per partito preso, sta cercando di raggirarti.
Un metodo ,praticamente infallibile, che usiamo nel nostro studio per non incappare,nemmeno involontariamente,nell'overtreatment
in inglese si chiama"daughter's test"...tradotto letteralmente " la prova della figlia"
in altre parole,quando ci troviamo a decidere, insieme al nostro paziente,quale possa essere la terapia migliore per lui, basta pensare a quella che faremmo se fosse nostra figlia
( o un nostro parente...)di solito non ci si sbaglia mai...
Altre tristi storie di overtreatment
un saluto a tutti